Nel Capodanno di una volta bisognava fare spazio al nuovo...in tutti i sensi!
Il 31 dicembre è il giorno più atteso in tutto il mondo, perchè non solo si celebra la fine di un intero anno, ma si fa anche il punto sulla propria vita: quali obiettivi abbiamo raggiunto e su quali dobbiamo ancora insistere.
Tutti celebriamo questo giorno in famiglia o in compagnia degli amici, preparando cibi deliziosi e gustando prelibati vini o champagne. C'è anche chi preferisce trascorrere questa festa fuori casa, prendendo parte a cenoni e feste private, in cui potersi divertire senza dover badare a nulla, oppure andando in discoteca.
All'arrivo della mezzanotte, poi, è quasi sempre tradizione andare in un punto panoramico della città per guardare i fuochi d'artificio. Ogni comune organizza i suoi spettacoli pirotecnici e così le città si colorano tutte in vista del nuovo anno.
Ma è sempre stato così?
Complessivamente il capodanno si è mantenuto quasi lo stesso. Dobbiamo considerare che fino agli anni '80 del secolo scorso, le feste private erano solo per pochi e ci si incontrava a casa di amici.
Qualche giorno fa, parlando con i miei, ho scoperto che tra la seconda metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta a capodanno accadeva qualcosa di molto strano.
Dopo i festeggiamenti e il brindisi di mezzanotte, durante i fuochi d'artificio molte persone usavano rompere qualche oggetto di quotidiano utilizzo, lanciandolo giù dal balcone.
Il nuovo anno si festeggiava con la rottura del vecchio, dunque le persone si sbarazzavano di piatti, bicchieri, bottiglie, vasi e via dicendo. Metaforicamente, rompendo gli oggetti vecchi si lasciava andare l'anno ormai concluso, dando la possibilità ai nuovi oggetti di essere utilizzati.
Fin qui, sembra piuttosto normale, dal momento che anche altre culture del mondo osservano la stessa tradizione...ma se vi dicessi che c'è dell'altro?
Beh, col passare degli anni e con l'avvento del consumismo e del benessere, le persone non rompevano più solo piatti e bicchieri, ma si divertivano a lanciare TV, divani e in casi più rari anche mobili. Il significato era rimasto lo stesso, ovvero "aprirsi al nuovo", ma si era arrivati a un punto in cui festeggiare era diventato sinonimo di eccesso.
Oltre ad essere una cosa alquanto bizzarra, questo modo di fare era molto pericoloso perchè poteva ferire i passanti nelle strade, oppure danneggiare le auto parcheggiate. Prima che venisse vietata questa "barbarie", tutti sapevano che allo scattare della mezzanotte era più sicuro starsene a casa, anziché passaggiare per le vie della città.
Pian piano, le persone avevano capito che festeggiare il capodanno in questo modo non era un grande esempio di civiltà e hanno così abbandonato questa usanza, limitandosi ai festeggiamenti e ai brindisi in compagnia. Anche perché chi pagava il prezzo più grande di queste serate erano gli operatori ecologici che, la mattina seguente, dovevano ripulire l'intera città dagli oggetti oramai in frantumi.
Personalmente, sono contento di non essere stato presente a un evento storico simile. Trovo decisamente sciocco celebrare una festa così, specie se si devono rompere oggetti ancora in buono stato! Preferirei piuttosto donarli a chi ne ha più bisogno, anziché buttarli via.
Qual è la tua opinione a riguardo? Nel tuo Paese, c'erano o ci sono delle particolari tradizioni da rispettare durante la notte di capodanno?
Scrivile nei commenti!